Ogni anno in Uganda l’estrema povertà impedisce alle future mamme l’accesso alle cure mediche, mettendo in serio pericolo la loro salute e quella dei loro bambini.
“Diventare mamma in Uganda” è un’iniziativa che nasce nel 2019 come parte del progetto “Community Outreach”. In questi anni sono 1.158 le future mamme ugandesi di cui ci siamo presi cura dall’inizio della gravidanza al parto, fino ai primi mesi di vita del bambino. Ma le richieste di assistenza sono sempre di più e senza i fondi adeguati non riusciamo a rispondere a tutte.
Ad aggravare ulteriormente questa situazione c’è il fatto che negli ultimi anni è raddoppiato il numero di gravidanze in età adolescenziale. Abbiamo accompagnato al parto ben 41 ragazze minorenni – alcune anche giovanissime tra gli 11 e i 15 anni.
Oggi siamo in una situazione di emergenza: sono 96 le donne in attesa di ricevere cure urgenti. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Con l’iniziativa “Diventare mamma in Uganda” il nostro obiettivo è di ridurre al minimo la mortalità materna e neonatale. Vogliamo limitare il rischio di parti in casa in contesti di scarse condizioni igieniche e offrire la possibilità a tutte le donne di ricevere cure sanitarie adeguate, così che non debbano mai più mettere in pericolo la loro vita e quella del bambino.
Le giovani mamme ugandesi vengono prese in cura presso il Benedict Medical Centre, l’ospedale di padre John, e possono accedere a visite prenatali e postnatali, ecografie di controllo, esami del sangue, test per la malaria, l’HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, possono contare sul supporto di personale sanitario qualificato e ricevere il sostegno sociale, emotivo e psicologico di cui hanno bisogno.
La tua donazione è indispensabile per far fronte all’ondata di richieste che ci ha travolti!
- Con 20€ garantisci 4 visite prenatali e tutte le medicine necessarie in gravidanza
- Con 39€ regali 4 ecografie a una futura mamma
- Con 97€ assicuri un parto naturale in sicurezza e la prima visita postnatale del bambino
- Con 145€ garantisci a una mamma un parto cesareo d’urgenza