Karmela: la vita nelle baraccopoli senza servizi igienici

Karmela Kasule è una vedova della comunità di padre John: una donna forte, che ha cresciuto i suoi figli all’interno della baraccopoli degli Acholi quarters affrontando ogni giorno le sfide quotidiane legate al vivere negli slum. Karmela vive in un’unica stanza con altre 8 persone tra figli e nipoti e non ha a disposizione nemmeno i servizi igienici. 

“Vivo in questa comunità da quasi 30 anni. Sono molto anziana e non penso che lascerò questo luogo molto presto. La nostra sfida più grande è la mancanza di acqua, servizi igienici e bagni. Qui usiamo i servizi igienici a pagamento ma non sempre possiamo permetterceli: al giorno sono 50 scellini oppure 10.000 scellini al mese. A volte non possiamo permetterci di pagare per tutto il mese perché ci sono giorni in cui non abbiamo denaro nemmeno per mangiare”. Queste sono state le parole di Karmela.

La situazione nel quartiere di Acholi (abitato attualmente da oltre 22.000 persone) è difficilissima: i servizi igienici pubblici sono solo 4 e bisogna pagare per accedervi, ma nonostante questo due di essi sono già in condizioni precarie e sono praticamente inutilizzabili. Sebbene ci siano servizi igienici privati nella comunità, le condizioni in cui questi riversano sono molto preoccupanti e il rischio per la salute aumenta durante la stagione delle piogge, quando si intensifica anche la diffusione delle malattie.

Karmela ha già tentato in due occasioni diverse di costruire il proprio servizio igienico, ma entrambe le volte ha dovuto fermarsi a causa di problemi economici. “Ho comprato mattoni e sabbia” racconta “ma il prezzo del cemento è troppo alto e non posso permettermi di pagare anche la manodopera. Inoltre i costi legati allo svuotamento del serbatoio rendono la realizzazione di questo servizio ancora più costosa”.

La realizzazione di servizi igienici pubblici è fondamentale per riportare dignità tra i membri della comunità: persone come Karmela meritano di vivere in salute e in sicurezza. Scopri di più sulla nostra iniziativa “L’acqua è vita, l’acqua è speranza”: clicca qui.

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