Dal Master al lavoro: l’esperienza sul campo di Arianna

Arianna è una tirocinante di Fondazione Italia Uganda che ha frequentato l’Università Cattolica del Sacro Cuore e ha concluso il Master in “International Cooperation and Development”. Il suo più grande desiderio è sempre stato quello di mettere in pratica tutta la conoscenza teorica appresa nel corso dei suoi studi. E così, dopo un primo periodo a Milano, a settembre è partita per l’Uganda mettendosi a disposizione della comunità di padre John.

Questa è la sua storia.

“In passato avevo già vissuto diverse esperienze come missionaria, ma per la prima volta adesso non ero più solo una volontaria: questa vita stava diventando il mio lavoro! A Kampala la Missione di padre John è diventata casa per i successivi mesi: settimane intense che si sono susseguite spostandomi da un luogo all’altro, conoscendo sempre qualcuno di nuovo. 

Una cosa che mi ha colpito subito è stata che tutti volevano raccontarmi di padre John, di come era entrato a far parte della loro vita e di cosa aveva fatto per loro. Io non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma sono rimasta affascinata dai loro racconti e dall’affetto presente nelle loro parole. 

Ho visitato diverse scuole, pubbliche e private, tutte piene di studenti; sono rimasta stupita dal rispetto dei ragazzi nei confronti dei professori, e dalla capacità degli insegnanti nel gestire classi così tanto affollate. Ho fatto un giro all’interno del Benedict Medical Centre dove ho incontrato alcune neo-mamme che avevano appena affrontato gravidanze complicate. Mi hanno poi accompagnata nel quartiere Acholi, pieno degli orti creati grazie al progetto Semi di Speranza. E’ stato davvero emozionante vedere con i miei occhi la realizzazione e  l’impatto di un progetto tanto importante e parlare con le beneficiarie, fiere di ciò che sono riuscite a creare! 

La cosa più emozionante però è stata la visita alle case di cura, in particolare alla St. Lilian Jubilee Home gestita da suor Lucy. La sua struttura era in condizioni pessime, senza letti a sufficienza e senza i servizi necessari per supportare i bambini presenti. Ma parlando con lei non ho mai percepito un senso di mancanza: la sua voce trasmetteva solo pienezza. Suor Lucy era piena di gioia, di speranza, di fede e di gratitudine. Non era stanca o appesantita dalle numerose fatiche poiché aveva scelto di mettersi al servizio di tutti quei bambini che la circondavano e questo le dava forza e gioia”.

Ci sono tanti modi per mettersi al servizio come ha fatto Arianna, ad esempio diventando volontario. Se sei interessato, contattaci scrivendo a volontari@italiauganda.org oppure compila il form che trovi nella sezione Contatti del nostro sito

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