Giorgia e il suo viaggio a Kampala, la sua seconda casa

Giorgia è parte dello staff di Fondazione Italia Uganda e finalmente è riuscita a tornare a Kampala proprio alla missione di padre John, con un grande desiderio nel cuore. Ecco la sua storia, direttamente dalle sue parole.

“Dopo due anni lontana dall’Uganda sentivo sempre di più il desiderio di toccare con mano i frutti del nostro impegno quotidiano per portare avanti l’opera di padre Giovanni; vedere finalmente i volti dei bimbi che in questi due anni ho visto crescere solo tramite video e foto, riabbracciare i colleghi e gli amici sono state emozioni che porterò sempre con me.

Negli sguardi, nei gesti e nella resilienza delle persone ho ritrovato una comunità che, con il sostegno reciproco, ha saputo sostenersi a vicenda e affrontare con fiducia tutte le difficoltà di questo periodo. Poter lavorare con i miei colleghi sul campo, fianco a fianco, ha dato ancora più significato al mio lavoro di tutti i giorni, e mi ha dato l’opportunità di imparare molto.

Purtroppo, però, camminando per le baraccopoli, nelle visite ai progetti e alle famiglie, ho visto anche un’Uganda segnata da ormai troppi anni di duri colpi, inaspettati e troppo pesanti per un Paese già così fragile. Mi riferisco in particolare all’arrivo del Covid, soprattutto con l’ondata di giugno 2021 che ha messo in crisi il sistema sanitario ed economico, il conflitto che stiamo vivendo e l’inflazione crescente, che hanno portato ad un ulteriore tracollo e a un’impennata della povertà.

Le conseguenze di tutto questo sono subito visibili e hanno il volto di tanti, troppi bambini per le strade, che lavorano, e che spesso sono vittime di situazioni rischiose. Sono bambini che tutti i giorni, invece di pensare alla scuola, alla gita con i compagni, a cosa faranno da grandi, possono solo vivere alla giornata, cercando qualcosa da fare (e da mangiare), semplicemente sopravvivendo.

Torno a casa quindi con il desiderio di impegnarmi ancora di più per portare avanti l’opera di padre Giovanni, e come ci ha chiesto lui mettere i bambini al primo posto.

Però, torno anche con la consapevolezza che insieme si può raggiungere ogni meta, e con la voglia di ritornare presto nel posto che ormai sento un po’ come casa.”

Oggi più di 5 milioni di bambini non vanno più a scuola. Scopri come possiamo fermare insieme questa emergenza!

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