Proprio in questi giorni la nostra Martina, membro prezioso del team di Fondazione Italia Uganda, sta tornando a Kampala a quattro anni di distanza dalla sua ultima visita. Un viaggio ricco di significato, che rappresenta un’opportunità unica di connessione umana e professionale.
Vogliamo qui condividere le emozioni pre-partenza di Martina, lasciando ogni dettaglio alle sue stesse parole, cariche di aspettative e di significato: una storia di speranza, cambiamento e umanità condivisa.
“Finalmente torno in Uganda. Sono passati quattro anni dalla mia ultima trasferta e confesso che sono emozionata. La prima ragione è perché finalmente potrò incontrare le persone di cui in questi anni ho conosciuto il nome, approfondito la situazione familiare e assistito alla storia di cambiamento che le ha viste protagoniste.
Penso a Florence, che ha partecipato al progetto Semi di Speranza: una mamma che oggi è in grado di dare da mangiare ai suoi bimbi grazie al raccolto del suo orto urbano, del quale è così orgogliosa da aver reso ogni figlio responsabile di una diversa piantina.
Penso alla piccola Maggie, ospite di una delle carehomes che sosteniamo, che ha finalmente potuto operarsi alle gambe e oggi riesce a camminare.
Penso a Florence, una donna che abbiamo incontrato durante un Community Outreach e che, nonostante una gravidanza fortemente a rischio, ha potuto partorire in salute la sua splendida bimba Blessing; oggi mamma e figlia vivono entrambe in salute!
Mentre sono in volo, direzione Kampala, ripenso a tutti loro e non posso fare a meno di emozionarmi sapendo di poterli presto incontrare.
La seconda ragione che mi rende così felice di questo viaggio è il pensiero di rivedere i miei colleghi ugandesi e poter finalmente lavorare con loro fianco a fianco, anziché via webcam. Insieme ci attende un importante lavoro di brainstorming e pianificazione e non vedo l’ora di ascoltarli dal vivo e poterci confrontare finalmente di persona.
Per finire, una ragione del tutto personale: nonostante siano passati quattro anni, la sensazione per me è sempre quella di tornare a casa.”